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Il tema principale di questa ristrutturazione riguarda la creazione di un ambiente in cui classico e contemporaneo riescano a convivere, nel rispetto delle condizioni imposte dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali per il Comune di Venezia. L’appartamento presenta dei decori a stucco colorato applicati a soffitto che vengono integralmente restaurati. Vengono mantenuti anche le porte, i portali in marmo nero, i due camini e le relative ceramiche di rivestimento.

L’attuale cappella sorge sul sedime di un’antica chiesa intitolata ai Santi Vito e Modesto, ascrivibile al X secolo, e demolita nel 1813 a causa di problemi strutturali. Al suo posto nel 1864 venne eretta l’attuale cappella che, una volta sconsacrata, venne adibita ad abitazione privata. L’ingresso introduce a uno spazio filtro che conduce all’oratorio, sormontato da due volte mosaicate, concluso da un abside e illuminato naturalmente dalle piccole bifore e monofore.

In un palazzetto del centro milanese lungo Corso Magenta e a pochi passi dal complesso di Santa Maria delle Grazie, viene ristrutturato un appartamento. Dopo aver attraversato lo spazio di ingresso, servito da un generoso guardaroba, si raggiunge la zona giorno, composta dalla zona pranzo, da un area di soggiorno, e dalla cucina. Questa è pensata come un volume chiuso in se stesso, finito di nero, e apribile sulla zona giorno attraverso una coppia di porte scorrevoli.

Ritratto da Monet in una serie di en plein air, Palazzo Da Mula Morosini sorge sul tratto di Canal Grande compreso fra l’Accademia e Punta della Dogana. Si tratta di un edificio tipologicamente aderente alle case-fondaco veneziane. L’appartamento oggetto di ristrutturazione si trova al primo piano, e viene ridisegnato impiegando il grande salone centrale come zona giorno, servita dall’ampio spazio d’ingresso, dalla cucina e da un bagno di servizio.

Il progetto consiste nella completa ristrutturazione di un appartamento di piccola metratura. Dopo un’attenta valutazione delle potenzialità degli spazi in relazione all’illuminazione naturale e alle esigenze abitative della committenza, la distribuzione interna è stata completamente ribaltata rispetto allo stato preesistente, invertendo di fatto la zona giorno con la zona notte.

Il progetto di un atelier per artista è stato affrontato con la consapevolezza di dover creare uno spazio privato dedicato all’arte, all’interazione tra creatività e lavoro, capace di ospitare sia la vita quotidiana, sia lo spazio di atelier inteso anche come spazio espositivo.

In un pregiato appartamento veneziano, il progetto si pone lo scopo di bilanciare le necessità contemporanee con l’anima del centro storico di Venezia. La sala da pranzo e il soggiorno, inizialmente divisi, vengono messi in continuità visiva tramite l’apertura di una finestra. Così, dall’ingresso lo sguardo è condotto sul Canal Grande, dal quale filtra una luce verde-azzurra che porta con sé i riverberi della laguna.

L’intervento riguarda la ristrutturazione di una porzione del secondo piano nobile di Palazzo Moro-Lin, un edificio seicentesco prospicente il Canal Grande. L’appartamento è introdotto da un ampio ingresso, in continuità visiva con le finestre che si affacciano sul canale, e attorno al quale ruota l’intera zona giorno.